Commiato Futurista

Un mese è ormai trascorso e credo, che sia giunto il momento di interrompere, per l'ultima volta, il silenzio mediatico che ci eravamo prefissati. Circa 30 giorni orsono, dopo aver subito l'ennesima angheria, l'ennesimo affronto dal commissario, decidemmo, per la prima volta dalla nascita del movimento (a differenza di altri!), di rivolgerci al coordinatore regionale per chiedere di promuovere un incontro con il "Cammassario", visto che non ci aveva mai voluto onorare di un tale privilegio. Quale ardire, quale insolenza, quale intollerabile affronto, per un gruppo di poveri mortali come noi! potevano mai, dei miseri chiedere di giungere al cospetto del verbo, del sole, del Augusto Antonio?
Credevamo di poter, tramite l'intercessione del regionale, giungere ad un confronto, al dialogo e ripartire "con rinnovato slancio" .
Purtroppo così non è stato, anche se eravamo stati rassicurati dal coordinatore regionale che si sarebbe prodigato per organizzare un incontro entro la prima decade di luglio (prima non era possibile, perchè dovevamo restare tutti in contrizione, preghiera e riflessione in attesa del 30 giugno, giorno del armageddon, del giudizio universale, nel quale ci sarebbero state rivelate le grandi verità esistenziali). Onestamente, eravamo abbastanza certi che la passeggiata a Napoli non sarebbe servita a molto e che nulla sarebbe cambiato, ma abbiamo comunque voluto sbattere la testa nel "Muro" prima di dire che era inutile perder tempo e che il partito nel quale credevamo e per il quale avevamo speso le nostre energie ed il nostro tempo altro non era che un bluff.
A questo punto, per somma gioia di chi dovrebbe essere arrivato nel partito per aggregare (ma che ha perso solo pezzi per strada, non ultimi gli amici del vallo di Diano), comunico ufficialmente che il circolo "Futuristi per Salerno" si scioglie, rimettendo le proprie tessere tutti i 267 iscritti (se ricordo ancora qualche rudimento di matematica, 267 è maggiore di 200 tanto decantati sui media e quindi, per la città di Salerno, la gestione risulta in negativo. Ciò non è possibile!!! sicuramente tra qualche giorno verrà preparato qualche nuovo articolo sul sito provinciale o su qualche prezzolato portale salernitano per decantare il successo della gestione Cammarota, annunciando nuovi ingressi e grande partecipazione a qualche sagra della porchetta o similare fortemente voluta dal consigliere)
Caro Commissario, sarà contento, da oggi non avrà più scocciatori e potrà continuare la sua personalissima campagna elettorale senza nessuna criticità, circondandosi dei suoi fidatissimi amici e di coloro che sanno annuire a qualsiasi sua affermazione, senza creare problemi e facendo numero quando serve.
Andiamo via, tenendoci però a ricordare l'operato del ns. circolo, visto che a noi è sempre piaciuto, parlare con i fatti piuttosto che millantare e buttare fumo negli occhi.
I futuristi

  • sono stati uno dei circoli territoriali più grandi (o forse il più grande) della provincia di Salerno (riscontrabile dall'ultima mail inviata a Nicola Pagano circa sei - sette mesi orsono).
  • Hanno espresso un coordinatore cittadino dimessosi spontaneamente dopo pochi giorni dalla nomina, essendo alfieri del manifesto e non credendo nella politica dei nominati a differenza di tanti altri.
  • Hanno sempre onorato la parola presa, senza mai ritrattarla o rimangiarla
  • Sono stati il circolo che ha maggiormente raccolto quando è stato chiesto un contributo di natura economica o per beneficenza.
  • Hanno raccolto 478 firme per la campagne liste pulite, mostrate in conferenza stampa ed al coordinatore regionale
  • hanno risposto ad esigenze reali della cittadinanza, non organizzando inutili conferenze autocelebrative, ma stringendo importanti e duraturi accordi con un patronato, una associazione di promozione sociale ed una associazione di volontariato
  • hanno dimostrato,sin dalla propria nascita, con solo 11 iscritti un impegno elettorale serio e diffuso che ha trovato riscontro nelle sedi opportune
  • Hanno organizzato la festa evento più grande che il movimento ricordi, in provincia, boicottati da tutti i "vertici", con una partecipazione vera di militanti e cittadini, senza cooptazioni di comparse o di "gente per far numero"
  • Si sono dimostrati sempre inclusivi e dialoganti nei confronti di tutti, promuovendo ed organizzando in più occasioni incontri intercircoli, mirati a far crescere il partito e cercando di comprendere tutti i punti di vista, senza preclusioni e senza campanilismi di alcun tipo
  • Sono stati disponibili nei confronti di tutti gli iscritti e di tutti i circoli. Quando c'è stata qualsiasi manifestazione o evento,sono stati il circolo che ha risposto con il maggior numero di presenze (a riprova del tutto basta vedere le foto del gazebo degli amici di Castel S.Giorgio e la massiccia presenza dei Futuristi)
L'elenco potrebbe continuare a lungo, ma preferiamo parlare del futuro e non del passato.
Invito tutti i signori politici e politicanti incontrati durante il ns. percorso ad astenersi dal contattare in sede di campagne elettorali chiunque dei futurisiti, per evitare inutile rifiuti o finte conferme che inevitabilmente saranno disattese durante gli scrutini.
"Passato e Dittatura" non rappresenta il ns. partito, non rappresenta i nostri ideali non rappresenta la nostra idea di politica.
Mai potremmo votare e voteremo:

  • chi non si è degnato confrontarsi,
  • chi non ha lottato per la sua base e per onorar il mandato democraticamente affidatogli,
  • chi ci ha "coglionato" con un "ghe pensi mi" per poi dimenticarsi dell'impegno preso,
  • chi da leader carismatico nel quale abbiamo creduto e per il quale abbiamo affrontato la "camminata nel deserto" consente un così palese vilipendio del nostro manifesto 
Senza dimenticare che noi non gradiamo e non abbiamo mai gradito alcun che proveniente da Aversa e zone limitrofe, preferendo anche in ambito gastronomico il mitico "zizzone di battipaglia" alla mozzarella aversana.

Ciò detto, chiudiamo definitivamente le comunicazioni, salutando tutti gli amici, i simpatizzanti che ci sono stati vicini, rassicurandoli perchè il nostro impegno continuerà, la comunità umana che abbiamo costruito è troppo importante per disgregarla. I futuristi continueranno a lavorare per la propria città non è ancora ben chiaro come, probabilmente con un impegno associativo che prescinda da qualsiasi movimento politico.

I 1000 li lasciamo ad altri, li lasciamo a chi ancora crede alle favole, certi che i "nuovi 1000", alla fine, saranno sempre i soliti ed i vecchi amici degli amici.

So' il re del quartiere, detengo il potere…

Kant, Nietzsche, D’Annunzio, De Gasperi, Pound, Churchill, Almirante, etc. tutti grandi pensatori, tutte icone e facili citazioni per chi vuole affrontare tematiche politiche o chi vuol dar sfoggio di cultura con l’ausilio di google. Il titolo delle mie considerazioni, invece, prende spunto dal ritornello di un famoso B movie degli anni ottanta, poco colto, abbastanza rozzo, ma che rende perfettamente l’idea sullo stato in cui versa Futuro e Libertà nella provincia di Salerno. 
Ci troviamo, nuovamente a dover commentare atteggiamenti riprovevoli di un figuro, del “Ras del quartiere”, per continuare con il parallelismo, che crede di essere il proprietario del partito, il Re del movimento Salernitano. 
Procedendo con ordine, vorrei, nuovamente far presente al Commissario Pro Tempore (e quando finisce questa temporaneità, non è dato saperlo) che il partito non è la sua personale associazione (che tra le altre cose, deturpa la ns. bella città con “manifesti selvaggi” anche in luoghi dove non è consentita l’affissione) ma è “un'associazione tra persone accomunate da una medesima finalità politica ovvero da una comune visione su questioni fondamentali della gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici e particolari” (definizione da wikipedia). Ebbene, caro avv. Cammarota, qual è questa comune visione? Quando è stata discussa e concordata? 
Negli ultimi mesi, abbiamo, troppe volte assistito ad eventi che nulla hanno di politico e. soprattutto, nulla hanno a che vedere con i principi base della democrazia rappresentativa e, soprattutto con i principi del nostro movimento. 
Avvocato, è entrato nel movimento 3 mesi orsono, con l’arroganza di chi, ignorando tutto e tutti, va a Roma a contrattare il proprio ingresso nel partito, infischiandosene di chi è già presente sul territorio, credendosi superiore o migliore degli altri. 
Una volta ottenuto “il giocattolino”, ha ben pensato di continuare ad ignorare le regole e gli uomini, evitando sistematicamente il confronto ed il dialogo con la realtà esistente (riprova ne è il fatto che non ha mai indetto un incontro con i presidenti di circolo o con gli iscritti). 
Ha partecipato ad un consiglio comunale nel quale, dichiarando più volte durante i suoi interventi di rappresentare FLI, si è astenuto dal votare una importantissima delibera sulle variazioni di bilancio, palesemente errata, invece di dar voto contrario, come ha fatto il resto dell’opposizione e come è giusto che sia per chi avversa la maggioranza, quando si affrontano tematiche “politiche” importanti come il documento di programmazione economica dell’Ente, ancor più, quando ci sono palesi errori ed omissioni, come nel caso specifico. 
Invitato nuovamente al confronto, ha rifiutato l’invito e non si è degnato neanche di rispondere ad una lettera aperta redatta appositamente per rappresentare uno spunto di riflessione e di dialogo. Fatto ciò, ha ulteriormente voluto offendere i militanti salernitani con un comunicato nel quale, in pieno delirio di onnipotenza, ha deciso, arbitrariamente di nominare un responsabile cittadino, individuandolo in un suo stretto collaboratore (già presidente della sua associazione di riferimento) e decantando 200 ingressi divisi in 3 circoli che si dividono la città di Salerno, omettendo appositamente le presenze storiche, i circoli già costituiti da lungo tempo e i militanti attivi dalla nascita del movimento (quando lei, era comodamente seduto ad osservare i folli dissidenti). 
A questo, senza voler fomentare polemiche, è seguito un comunicato di alcuni circoli omessi nella circolare (che sicuramente rappresentano ben più dei miseri 200 iscritti tanto decantati) nel quale, oltre a ricordare chi c’era già da tempo si chiedeva, nuovamente, un incontro per consentire la reciproca conoscenza tra i presidenti storici e i neo arrivati (benvenuti e ben graditi, essendo per definizione e tradizione, inclusivi e non esclusivi) e per delineare le linee programmatiche ed operative per la città di Salerno. Purtroppo, anche questo ennesimo invito è stato ignorato e da questo invito al dialogo è nata la madre di tutte le circolari, il comunicato del 01/06/2012 nel quale il commissario ha superato se stesso. 
1. Si fa riferimento all’articolo 7 del ns. statuto per il rinnovo del tessere e le comunicazioni alla segreteria provinciale (che tra le altre cose, non esiste!). Ricordo al commissario che l’articolo in questione fa riferimento esclusivamente alla costituzione di nuovi circoli, ma nulla dice in merito al rinnovo delle tessere e, da presidente di circolo, le faccio presente di non essere tenuto a comunicarle nulla e questo non vuol dire che il mio circolo non è più operativo. 
2. Cosa vuol dire “ci sarà la “mappatura” dei circoli 2012 e verrà istituita l’assemblea dei circoli, dapprima per macrozone e quindi provinciale, per affacciarsi alla eventuale stagione congressuale”? La stagione congressuale non è “eventuale”, visto che siamo in democrazia, anche se lei, forse, non ne è consapevole. Se ci rifacciamo allo statuto, che io ritengo conoscere ma ho forti dubbi sul fatto che lei lo abbia minimamente letto, si indice il congresso provinciale dal quale emergerà una mozione che sarà rappresentata da un direttivo che rappresenti tutte le istanze del territorio e non come da lei descritto. 
3. Se è legittimato il congresso cittadino di Nocera Inferiore, viene da se che sono legittimati tutti. Che a Nocera si sia votato e si sia portato a casa un risultato positivo, ci riempie di gioia, ma ciò non la rende una realtà differente dalle altre. 
4. Ribadire nuovamente la farneticazione della nota ufficiale, non le attribuisce maggiore autorevolezza. 

Terminato il doveroso commento alla circolare, ritorniamo alle prevaricazioni di chi si ritiene politico ma teme il confronto (ma la politica non era dibattito, confronto, portare avanti le proprie idee e con-vincere, ovvero “vincere insieme”?). E’ di poche ore fa la nota dell’amica Sonia Senatore nella quale racconta l’ultimo sopruso subito. E’ possibile che pur di non ammettere che sul territorio possa esistere altro all’infuori di se, il ns. commissario abbia omesso di invitare ad una manifestazione avente come tema “le donne e la politica” la coordinatrice provinciale femminile, per poter delegare e dare visibilità al presidente della sua associazione, neo responsabile cittadino? Infine, quale mente, può aver partorito l'idea di negare la conoscenza ed il ruolo della sig.ra Senatore per evitare, probabilmente, la brutta figura con la stampa e con gli altri politici locali presenti al dibattito? Voglio sperare che sia stata una gaffe, una reazione sbagliata in un momento di tensione, o un errore dei giornalisti nel riportare la notizia, perchè se, realmente, il commissario avesse detto di non conoscere Sonia Senatore, dovremmo preoccuparci seriamente per la sua salute e richiedere un consulto medico per scongiurare l'ipotesi di una aterosclerosi galoppante, visto che la "non identificata donna" è una militante attiva del partito, che ha incontrato il commissario in diverse occasioni, che ha dimostrato il proprio ruolo sul campo e sulla "carta", inviando già da diverso tempo, copia della sua delega per la compagine femminile del partito firmata dai riferimenti regionali, al "commissario di Collegno".
La misura è colma, non è possibile avere a che fare con tanta impunita arroganza. I futuristi non temono l’incontro, anzi lo hanno proposto e lo continuano a proporre, ma, a questo punto, chiediamo che venga a stretto giro, convocata una riunione alla presenza del coordinatore regionale per capire se un tale atteggiamento è avallato anche dai riferimenti regionali o se la realtà percepita all’esterno del salernitano è filtrata ad arte per nascondere le lacune del autoreferenziale commissario. 
Se così fosse,saremmo costretti ad agire di conseguenza, ritenendo l'avventura di Fli, una esperienza fallimentare, quella di un partito che sulla carta è dai grandi ideali a dal grande slancio di rinnovamento ma che nel concreto è più "vecchio" e "sporco" del Pdl dal quale abbiamo preso le distanze. Assolutamente questa affermazione non vuole rappresentare una minaccia, ma, probabilmente, è l'unico modo per dimostrare la gestione fallimentare del movimento salernitano, trasformando in un numero negativo il tanto decantato +200 sbandierato dal ns. amato "Ras".




Carlo Napoli
Presidente circolo Fli
"Futuristi per Salerno"

LA MIA PROPOSTA CHOC: ABBANDONIAMO FLI di Sonia Senatore

La politica per me è una passione, in nome della quale rinunci a tanto tempo da dedicare alla tua famiglia e investi tante energie di ogni tipo specialmente quando credi in un progetto che servirà a migliorare il futuro dei tuoi figli, o quanto meno a dimostrare che hai provato a renderlo migliore di quello che è sicuramente il presente.
Opero nel sociale , tra la gente e per la gente, tra le problematiche del quotidiano di famiglie e giovani, così il Progetto di Futuro e Libertà mi sembrava il progetto della casa dei sogni…finalmente un movimento che nasce dalla base, che premia il merito, l’impegno, il dialogo e che ha avuto il coraggio di dissentire dalla voce del padrone. I momenti in cui però personalmente ti esponi con una bandiera che è dialetticamente contro un’amministrazione Comunale e Provinciale sono duri e ti senti un po’ Don Chisciotte contro i Mulini a Vento….però ti hanno insegnato che la strada della libertà è sempre tortuosa e in salita! Lavori per la realizzazione di un’idea, segui i riferimenti nazionali nei Congressi, partecipi attivamente alla crescita del movimento sul tuo territorio, cerchi di mostrarti un esempio credibile e coerente. Però un giorno il tuo riferimento territoriale ti comunica che il movimento ha bisogno di crescere e quindi la comunità umana che si era strutturata fino a quel momento e che portava avanti un progetto condiviso ha bisogno di dare spazio a politicanti di professione, a gente “con i numeri”, che avrebbero dato sicuramente le risposte strumentali che servivano a questa comunità di “poveri ingenui”! Confidi comunque nel fatto che un padre non tradisce i suoi figli… ed un Segretario Nazionale è come un padre per tutti i suoi iscritti, e quindi attendi l’arrivo di chi ti è stato inviato per aiutarti a lavorare meglio! Forse un errore di valutazione, forse un abbaglio, o forse ….la“solita storia !”….ma da quel momento il tuo impegno politico diventa competizione, ricerca di un consenso mediatico, riconoscimento del servilismo e della mediocrità e non certo della meritocrazia e sicuramente annullamento del dialogo e del confronto. Non più riunioni condivise, ma accordi nelle segrete stanze; non più dialettica, ma imposizione arrogante; non più premio all’impegno, ma riconoscimento al muto servo senza arte né parte, magari senza neanche la tessera del movimento! Tutto si distorce, tutto diventa altro da quello da cui sei partito, per cui hai lavorato e per cui stai anche per essere denigrato! Ed è così: il politicante professionista può arrogantemente offendere un invalido e passare per la vittima della situazione, anche se in presenza di testimoni che affermano la verità dei fatti! L’importante ora è avere un consigliere comunale e un consigliere provinciale! Il politico di marchio doc porta nuovi iscritti, circa 200 forse, non fa nulla se “commissaria” e cancella, delude e allontana i faticosi 1400 che avevi conquistato in anni di lavoro…..il Commissario Cammarota sa quello che fa! La motivazione che ti aveva fatto appassionare ad un progetto, comincia a vacillare, la guerra interna si fa estenuante e allora cominci a porre delle domande, chiedi spiegazioni su azioni incomprensibili, solleciti un confronto dialettico e come donna ti aspetti un rispetto, quanto meno, “d’ufficio”…e invece no! Ti ritrovi in un convegno il cui tema è ”Le donne in Politica” e scopri che al tuo posto, coordinatrice provinciale del movimento, donna, moglie, madre, volto silente e fattivo dell’associazionismo locale, parla un’emerita nominata dell’ultima ora, vittima inconsapevole del commissario p.t., che si è prestata inconsapevolmente al ruolo della marionetta di turno, che legge bravina l’intervento che il commissario le ha scritto qualche ora prima e che non ha importanza se nulla c’entra col convegno del giorno, l’importante è che domani sui giornali uscirà FLI e Cammarota ancora una volta…..perchè è così che si fa il consenso! ...è così che si dimostra che FLI esiste a Salerno!....è così che si fa vedere a Roma quanto impegno c’è rispetto a prima….ad uscire sui giornali! Però questa è stata la goccia che ha fatto trasbordare il vaso….che mi fa porre una domanda: questa è la nuova politica di cui parlava qualche giorno fa FINI? Se il nuovo è una brutta copia del vecchio , allora comunico di non voler far parte di questo “nuovo progetto”! Futuro e Libertà doveva essere il nuovo della politica e la classe dirigente che lo rappresenta oggi sta dimostrando di usare strumenti a dir poco peggiori del partito da cui siamo usciti! Se Antonio Cammarota deve rappresentare Futuro e Libertà a Salerno, mi spiace ma Sonia Senatore non ha più alcun interesse in questo movimento. Nessuna causa giustifica la mortificazione della propria dignità innanzitutto come persona e poi come donna! Un movimento che giustifica la presenza di tali rappresentanti al suo interno, non merita di avere alcun tipo di consenso; sicuramente non il mio e di tutti quelli che credono nella politica e nei valori che la destra rappresenta.

Sonia Senatore 
Coordinatrice Provinciale Femminile FLI Salerno

caffe' Futurista

Il presidente dei "futuristi per Salerno", Carlo Napoli, riprendendo una fortunata iniziativa, lanciata diversi mesi orsono, che tanto successo riscosse tra i partecipanti, e dalla quale nacquero utili spunti di riflessione e interessanti sinergie,  invita tutti responsabili di circoli tematici o territoriali della provincia di Salerno, mercoledì 6, p.v. alle ore 20.30, presso Angeli o Demoni in via Pinto 99, Salerno per un "Caffè Futurista". 
Si auspica la massima partecipazione, considerando il fatto che è da troppo tempo che i circoli non si incontrano per un momento di confronto e dibattito che possa rappresentare, anche, un evento di socializzazione, atto a rafforzare il senso di appartenenza ad un gruppo. 

Si delinea la mappa di Fli per la citta' di Salerno

I circoli di FLI rappresentanti la base storica territoriale che hanno contrassegnato la nascita del movimento a Salerno città e provincia, concordano col neo commissario p.t. avv. Antonio Cammarota il riscontro di un rinnovato entusiasmo nei confronti del movimento FUTURO E LIBERTA’, che si caratterizza comunque come espressione politica della gente e per la gente.

A garanzia di un giusto riconoscimento di quanti si sono già attivati in città, onde evitare errori comunicativi, la nuova mappatura territoriale cittadina delineata dall’avv. Cammarota va ad integrare la realtà dei circoli esistenti che vedono come riferimento sulle zone collinari, l’avv. Francesco Farina, già consigliere comunale della città di Salerno; per la zona Centro e Porto, ladott.ssa Maria Teresa Baione, figura femminile che vede al suo attivo quattordici anni di esperienza amministrativa comunale e riferimento dell’esecutivo regionale FLI; per la zona Carmine e Irno, il dott. Vincenzo Della Calce medico professionista di acclarato attivismo cittadino; per la zona Torrione , il dott. Carlo Napoli che da sempre coordina attività nei piani di zona e strategie di inserimento occupazionale; per la zona Pastena , la signora Maresca Capezzuto Elena,imprenditrice; per la zona San Leonardo, sig. Michele Sica, commerciante; per la zona Mariconda -Arbostella, l’avv. Andrea Iorio, noto consigliere comunale sempre impegnato nelle dure battaglie di opposizione e che rappresenta contestualmente la voce dei circoli, precedentemente indicati, di FLI in città e delle altre realtà circoscrizionali, che monitorizzano un territorio che sta vivendo la dura difficoltà della crisi economica.

Ovviamente con tutti i nuovi ingressi, già previsti con l’arrivo del neo commissario, figura storicamente impegnata nella politica attiva salernitana, sembra inevitabile l’organizzazione di un incontro a breve di tutti i presidenti di circoli, onde delineare la strategia di sviluppo cittadino del movimento nonché quelle che dovranno essere le iniziative politiche nella città capoluogo.

Approfondimenti - Impugnabilita' degli Avvisi bonari


Importante sentenza della Suprema Corte in merito all’impugnabilità degli “avvisi bonari” emessi  dall’Agenzia delle Entrate ai sensi degli artt.36-bis, comma 3, del DPR n. 600 del 1973 e 54-bis, comma 3, del DPR n. 633 del 1972.
Infatti la Corte di Cassazione ritorna su una questione già chiusa con le sentenze delle Sezioni Unite 24 luglio 2007, n. 16293, e 26 luglio 2007, n. 16428, con le quali aveva chiarito come le predette comunicazioni (c.d. “avvisi bonari”) non fossero  immediatamente impugnabili innanzi alle Commissioni tributarie, in quanto costituivano un ‘invito’ a fornire ‘eventuali dati o elementi non considerati o valutati erroneamente nella liquidazione dei tributi’. Quindi manifestazione di una volontà impositiva ancora in itinere e non formalizzata in un atto cancellabile solo in via di autotutela (o attraverso l’intervento del giudice)”, così come specificato anche nella Risoluzione n. 110/E del 22 ottobre 2010 dell’Agenzia delle Entrate.
Ora, con questa sentenza, la Cassazione “contraddicendosi” dichiara impugnabili anche gli “avvisi bonari”, nonostante non ricompresi nell’elenco tassativo di cui all’art. 19 del D. Lgs. 546/92, con conseguente possibilità di ricorrere contro i medesimi. I Giudici specificano che l’elencazione degli atti impugnabili davanti al giudice tributario, di cui all’art. 19 del DLgs. n. 546 del 1992, non esclude l’impugnabilità di atti non compresi in tale novero ma contenenti la manifestazione di una compiuta e definita pretesa Tributaria.
Nella sentenza in oggetto, viene analizzato anche il rapporto tra avviso bonario e cartella di pagamento. Infatti nella sentenza viene precisato che l’eventuale “emissione della cartella di pagamento integra una pretesa impositiva nuova rispetto a quella originaria che sostituisce l’atto precedente e ne provoca la caducazione d’ufficio, con la conseguente carenza di interesse delle parti nel giudizio avente per oggetto il relativo rapporto sostanziale, venendo meno l’interesse a una decisione relativa ad un atto – comunicazione di irregolarità – sulla cui base non possono essere avanzate pretese tributarie di alcun genere, dovendosi avere riguardo unicamente alla cartella di pagamento che lo ha sostituito integralmente“.
La sentenza non è chiara in molti punti, in quanto se la cartella “…. costituisce ed integra una nuova pretesa tributaria …” vuol dire che la cartella non può essere considerata un atto conseguente la comunicazione (quindi da non impugnare perché è stata impugnata la comunicazione, se non vizi propri). Si avrebbe un effetto di duplicazione dei procedimenti nonché dei costi degli stessi.
C’è anche da considerare il punto di vista dell’Amministrazione tributaria, che non facilmente si discosterà dall’orientamento fino ad ora seguito.
La sentenza è sicuramente discutibile, in quanto contrastante con l’orientamento precedente avallato dalla stessa Corte, che comporta, altresì, non pochi problemi applicativi.
Pertanto, proprio in tal senso, in data odierna l’Agenzia delle Entrate ha emesso un Comunicato Stampa in cui è espressa la volontà di continuare a seguire l’orientamento contenuto nelle sentenze delle Sezioni Unite della Cassazione (SS.UU.) n.16293/2007 e n.16428/2007. Nel comunicato dell’Agenzia si precisa che la tutela in giudizio delle ragioni del contribuente può in ogni caso essere esercitata in sede di impugnazione del ruolo. E’ con la notifica della cartella di pagamento che l’effettiva pretesa tributaria viene portata a conoscenza del contribuente. Conseguentemente si asterranno dal chiedere  l’inammissibilità del ricorso contro il ruolo per mancata impugnazione dell’avviso bonario.

Capaci, per non dimenticare


Sono le 17,48 del 23 maggio 1992, quando su una pista dell'aeroporto di Punta Raisi atterra un jet del Sisde, un aereo dei servizi segreti partito dall'aeroporto romano di Ciampino alle ore 16,40. Sopra c'è Giovanni Falcone con sua moglie Francesca. E sulla pista ci sono tre auto che lo aspettano. Una Croma marrone, una Croma bianca, una Croma azzurra. E' la sua scorta, erano stati raggruppati dal capo della mobile Arnaldo La Barbera.

Una squadra affiatatissima che aveva il compito di sorvegliare Falcone dopo il fallito attentato del 1989 davanti la villa del magistrato sul litorale dell'Addaura. La solita scorta con Antonio, Antonio Montinaro, agente scelto della squadra mobile che, appena vede il "suo" giudice scendere dalla scaletta, infila la mano destra sotto il giubbotto per controllare la pistola.

Tutto è a posto, non c'è bisogno di sirene, alle 17,50 il corteo blindato che trasporta il direttore generale degli Affari penali del ministero di Grazia e giustizia è sull'autostrada che va verso Palermo.
Tutto sembra tranquillo, ma così non è. Qualcuno sa che Falcone è appena sbarcato in Sicilia, qualcuno lo segue, qualcuno sa che dopo otto minuti la sua Croma passerà sopra quel pezzo di autostrada vicino alle cementerie.

La Croma marrone è davanti. Guida Vito Schifani, accanto c'è Antonio, dietro Rocco Di Cillo. E corre, la Croma marrone corre seguita da altre due Croma, quella bianca e quella azzurra. Sulla prima c'è il giudice che guida, accanto c'è Francesca Morvillo, sua moglie, anche lei magistrato. Dietro l'autista giudiziario, Giuseppe Costanza, dal 1984 con Falcone, che era solito guidare soltanto quando viaggiava insieme alla moglie. E altri tre sulla Croma azzurra, Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo. Un minuto, due minuti, la campagna siciliana, l'autostrada, l'aeroporto che si allontana, quattro minuti, cinque minuti.
Ore 17,59, autostrada Trapani-Palermo. Investita dall'esplosione la Croma marrone non c'è più. La Croma bianca è seriamente danneggiata, si salverà Giuseppe Costanza che sedeva sui sedili posteriori. La terza, quella azzurra, è un ammasso di ferri vecchi, ma dentro i tre agenti sono vivi, feriti ma vivi. Feriti come altri venti uomini e donne che erano dentro le auto che passavano in quel momento fra lo svincolo di Capaci e Isola delle Femmine.
Mercoledì 23 maggio, a 20 anni dalla strage, in piazza Flavio Gioia a Salerno, I Futuristi aspettano tutti i salernitani e non, dalle 16.00 alle 21.00 presso il gazebo ivi allestito per ricordare il vile attentato in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i 3 agenti di scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, soffermandosi in un minuto di raccoglimento nell'ora esatta del eccidio.

Sarà, altresì l’occasione per riflettere insieme sugli avvenimenti degli ultimi giorni e conoscere le iniziative di promozione della Legalità del manifesto Futurista.



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